IL BAMBINO
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Fin dalla nascita sembra essere predisposto alla relazione con altri esseri umani e alla comunicazione di emozioni
Di importanza basilare per lo sviluppo:
lo scambio di emozioni con la madre.
• possibile grazie alla integrazione delle dimensioni cognitive, percettive e motorie del bambino come proprio se, che si viene a formare in questa fase. ⬇️
IL SÈ in questa circostanza
⬇️ si può definire come
la totalità delle componenti psichiche individuali che permettono di fare proprie le esperienze esterne, riuscendo a distinguere ciò che appartiene a se stessi da ciò che appartiene alla realta esterna.
- Grazie al raggiungimento della consapevolezza di sé e attraverso il riconoscimento della propria immagine, il bambino ha la possibilità di sperimentare le prime emozioni sociali.
1.la capacità di interagire con gli altri
2.costruire dei legami stabili
3. Fare le regole, valori, simboli della società di appartenenza.
- Esistono alcune fasi nello sviluppo della dimensione sociale: dalla nascita ai due anni: predilezione per la figura materna e capacità di sviluppare attaccamento anche per altre figure significative
-dai 2 a 6 anni:
ampliamento del mondo sociale del bambino
importanza dell'ambiente esterno
-dai 6 agli 11 anni:
necessità di instaurare rapporti stabili e soddisfacenti con gli adulti e con i coetani, e di accettare le regole socialmente condivise nell'interazione con gli altri
- il periodo dell'adolescenza:
ricerca dell’identità personale di autonomia soprattutto dalla famiglia di origine
aumenta l'importanza delle relazioni fra pari.
IL CICLO DELLA VITA
Sigmund Freud
Se il bambino riesce a controllare queste fasi, si avvia verso uno sviluppo psicologicamente armonico; in caso contrario si verificano delle fissazioni.
lo sviluppo del bambino
⬇️ è rappresentabile come
un continuo superamento di sfide.
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una nuova fase dello sviluppo:
va all'incirca dai 19 ai 28 anni.
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identificato con l'acronimo NEET "l'istruzione nel lavoro o formazione". ⬇️
riguarda tutti quei figli che, anche se grandi in, sperimentano una prolungata convivenza con i propri genitori.
conseguenze
- la dipendenza dai figli dai genitori
-la difficoltà dei genitori di separarsi dai figli.
Una delle novità dei nostri tempi :
è il crescente numero di persone che scelgono di vivere da soli.
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Nel passato non avere un matrimonio = visto con sospetto ed era considerato sinonimo di fragilità
La sindrome di Peter Pan
gli adulti mancano di autonomia e non sono in grado di gestire con responsabilità la propria vita.
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